Vi capita di sentire in questi giorni quella sensazione di vuoto?
A causa delle limitazioni imposte dal momento attuale viviamo una mancanza di scelta nelle attività quotidiane, gli stimoli e la socialità sono ridotti….stiamo provando esattamente ciò che definisce la NOIA! Ricerche universitarie hanno individuato cinque tipi di noia:
“indifferente” quando ci si ritira nel proprio mondo,
in quella “calibrante” si è alla ricerca di opzioni per ridurre la noia,
“ricercatore” quando si fa qualcosa per non provarla,
e poi vi è la noia “reagente” (questa è quella pericolosa) perchè si accompagna alla rabbia e all’aggressività,
“noia apatica” quando si prova una sensazione di assoluta impotenza. Se si protrae nel tempo può sfociare nella tristezza o depressione.
Per combattere quel “senso di vuoto” di solito si cerca di “ riempire” la noia usando ed anche abusando della tecnologia (basta osservare la miriade di watzup ricevuti in questi giorni) o ancora, con ansia, seguiamo notiziari in TV, ma, così facendo, proviamo maggiore inquietudine e prolunghiamo la sensazione di noia.
Nella noia viviamo l’impossibilità di riconoscere, e provare le nostre EMOZIONI e avremo quindi difficoltà a riconoscerle e gestirle. Se sentiamo di non voler vivere con scarsa conoscenza di noi stessi dobbiamo ascoltare il segnale che ci proviene dal provare noia, il messaggio che ci dice che abbiamo bisogno di cambiamento, di nuovi stimoli e obiettivi, potremo così ritrovare quell’entusiasmo e quella positività andati persi.
La Noia differisce dalle EMOZIONI e dai SENTIMENTI è uno STATO D’ANIMO. Le emozioni e i sentimenti necessitano di qualcuno (o qualcosa) fuori di noi, gli stati d’animo sono stati del nostro animo, quindi possiamo cambiarli.
Ricordiamo che l’etimologia della parola NOIA è ODIO, il contrario di ODIO è AMORE e ALLEGRIA!
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